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Caldo? Una tenda stratosferica

Attorno all’anno 1000 vi fu gran caldo su tutta la terra, che durò circa 500 anni. Erik il rosso nel 985 fu esiliato dall’ Islanda, parti con le navi e approdo su una terra che chiamò Groenlandia. Allo scadere dei tre anni di esilio tornò in Islanda alla ricerca di altri coloni, parlo loro di questa terra verde e rigogliosa, da cui il nome Groenlandia, Green Land (Grøn Land in danese) cioè Terra Verde. Quindi tutti insieme ripartirono con 25 navi vichinghe e si installarono sulle coste.

Successivamente a partire dal 1400 ci fu un periodo di grande freddo, conosciuto come la piccola glaciazione, che duro approssimativamente fino al 1850. Tutto il mare baltico si ghiaccio e ghiacciarono anche grandi fiumi e laghi continentali. Il freddo si fece sentire in tre ondate attorno il 1500, nel 1455 in Francia si ghiacciò il vino nelle botti, poi fra il 1570 e il 1710, nel 1709 si ghiaccio la laguna di Venezia e ancora dopo il 1790[1]. Non c’era il meteo come lo conosciamo oggi. Niente capannine meteorologiche o registrazioni di parametri meteo che cominciano poco dopo, attorno al 1860.

Per risalire alla situazione meteo si usano quindi degli indicatori indiretti, come ad esempio i quadri dell’epoca e altri parametri associativi. prove della piccola glaciazione sono i quadri dove si vedono i fiumi ghiacciati o i mercati sulla spianata dei laghi ghiacciati o a volte gli scritti dell’epoca.

Pattinatori sul fiume ghiacciato. Amsterdam Inverno 1607/1608

Venezia laguna ghiacciata anno 1709.

Attorno agli anni 2000 è tornato un periodo caldo. Estati calde e lunghe nel 2003 nel 2023 e in tutto il periodo. Piccoli ghiacciai come quello della Marmolada si stanno sciogliendo. Lo Zero termico dell’estate 2023 oltre i 5000 metri! Cause diverse e complesse: vento e macchie solari, eruzioni, emissioni di CO2, corrente del golfo? Possiamo fare qualcosa per raffreddare il pianeta?

Molte proposte tutte con l’obiettivo di formare un riparo stratosferico dalla radiazione solare. Fra queste la più promettente è quella di Salter e collaboratori [2]. Una flotta di 1500 navi senza equipaggio che dovrebbe navigare in autonomia e senza sosta con delle turbine per nebulizzare acqua di mare direttamente in atmosfera.

Stephen Salter

Lo scopo di questa nebulizzazione non è quello di formare nuove nuvole ma di rendere le nuvole esistenti più spesse e più luminose dalla parte del sole in modo che possano riflettere una maggiore quantità di luce solare formando come una tenda che dovrebbe abbassare la temperatura.

Una nave Salter

Molti climatologi che apprezzano il lavoro di Salter [3] propongono di iniziare con trenta navi con una spesa complessiva stimata di 100 milioni di dollari. In questo modo si testerebbe sia l’efficacia del raffreddamento sia la possibile interferenza con i fenomeni meteo.

[1] http://daltonsminima.altervista.org/2017/02/07/la-piccola-era-glaciale/

[2] STEPHEN SALTER, GRAHAM SORTINO AND JOHN LATHAM. 2009   Sea-going hardware for the cloud albedo method of reversing global warming in “Philosofical Transaction of the Royal Society” 366, pp3989-4006.

[3] JAMES FLYNN “Senza Alibi” Bollati Boringhieri 2015

La guerra continua

“Inerme e impotente dovetti essere testimone della
inconcepibile ricaduta dell’umanità in una barbarie
che si riteneva da tempo obliata e che risorgeva invece
il suo potente e programmatico dogma dell’antiumanità.
A noi fu concesso di vedere, dopo secoli e secoli, guerre
senza dichiarazioni di guerra, campi di concentramento,
torture e saccheggi sulle città inermi, di vedere orrori che
le ultime generazioni non avevano più conosciuto e che
quelle future è sperabile non più tollereranno.”


“Il mondo di ieri” Mondadori 2023, prefeazione.

Stefan Zweig per la prima guerra mondiale

ancora guerra

la guerra ha un costo enorme, altissimo.
un carroarmato leopard2 costa 7,8 milioni di dollari.
milioni e milioni per ottentere morte, distruzione, rancore e odio.
la guerra russia-ucraina va avanti da più di un anno.
Zelensky e venuto dal papa che voleva fare da mediatore: non abbiamo bisogno di mediatori!
Solo tre cose: armi, armi, armi. Vinceremo.
Vinceremo significa fare la guerra, continuare la guerra, non la pace.
Nessuna disponibilità a conciliare. nessun margine di tolleranza.
la pace? nessuna pace e nessuna trattativa all’orizzonte.
Nessuno che si mette in mezzo.
Continuiamo a mandare armi. miliardi di euro.
Cifre con cui si potrebbe levare la fame dalla faccia della terra.
cosa fare? firma on-line, facile, veloce ma significativa.
una petizione su

https://www.change.org/p/ucraina-la-guerra-%C3%A8-una-follia

e e una proposta di referendum su generazionifuture.org

Guerra

La guerra toglie significato alla vita. A ogni cosa.
E’ morto un amico, ma cos’e’ rispetto a tutti i morti di tutti i giorni in guerra?
Mi fa male il piede, ma cos’è rispetto ai feriti di guerra?
Tutti i nostri valori sono sconvolti. E’ un’offesa alla vita.
Nessuno la vuole eppure c’e’.
La priorità è bloccare questa guerra, subito.
E’ intanto è passato un mese, diplomazia, negoziati … lontani dalla soluzione!
Come fermare la guerra?

SWF: stop wasting food

stop wasting food, cioè smettiamola di sprecare cibo.

E’ una campagna, poco propagandata, che incoraggia supermercati e consumatori di tutto il mondo a  non buttare il cibo. Come si fa? Basta comprare confezioni piccole; mai troppo grosse e  in generale non comprare più cibo di quanto si consumi!

Cassonetti parlanti

DSC01471DSC01473

Roma, Luglio 2016.

Referendum

Si vota!  Vota Si!

Spendiamo un ora di tempo!  Andiamo a votare!

ref

Non hanno fatto molta pubblicità ma il 17 Aprile, Domenica, si vota dalle 7,00 alle 23.00.

James Flynn, filosofo neozelandese, nel suo libro SENZA ALIBI, Bollati Boringhieri 2015, €15, suggerisce una possibile soluzione per mitigare il riscaldamento globale.

Navi che nebulizinno acqua di mare in atmosfera: questa è la soluzione. La schiuma salata proteggerà gli oceani e, comportandosi all’incirca come una nuvola, abbasserà di qualche grado la temperatura a livello del mare; in attesa di energie  veramente pulite.

OceanPlastic1L’”isola di plastica”, se così la possiamo chiamare, è stata scoperta casualmente nel 1997 da Charles Moore. L’ oceanografo statunitense navigava al largo delle coste californiane e, spinto dal vento delle Hawaii, si è scontrato con un continente non segnato sulle carte. Oggi è chiamato Pacific Trash Vortex: un immenso accumulo di rifiuti galleggianti, composto prevalentemente da plastica. Detto anche Great Pacific Garbage Patch, cioè la Grande Chiazza di Immondizia del Pacifico, è diventato negli anni seguenti l’oggetto di studio della Algalita Marine Research Foundation.
L’”isola”, che non si vede con Google Earth, si trova tra 135-155° W e 35-42° N, è grande due o quattro volte l’italia e galleggia in mezzo al mare con uno spessore dai 6 ai 30 metri (non c’è una misura esatta). La circolazione dell’acqua la rende pressoché stazionaria e le correnti che vi affluiscono ne alimentano la dimensione.
Penso che la soluzione più radicale ed efficace allo smaltimento dei rifiuti sia usare il grande inceneritore naturale: il sole. Si raccolgono i rifiuti con un Space Shuttle e “si spara” sul sole, recuperando lo stadio dei motori. Una volta arrivato nel sole tutto è bruciato e il missile e il suo contenuto è trattenuto dalla gravità per tutto il tempo necessario all’annichilimento.
L’associazione no-profit fondata da Charles Moore è visibile alla pagina:
http://www.algalita.org/

 

La torre

torri3

torvisco
Tarocchi: in basso, tarocchi medievali dei Visconti, in alto precariomanzia, 2007 (http://cartomanzia.precaria.org).

La Torre, arcano XVI dei Tarocchi
Morte, rovina e distruzione. Cambiamento violento, doloroso, improvviso, inaspettato, disumano.
Sconvolgimento epocale, crollo devastante, straziante.
Ma indispensabile.
Indispensabile all’evoluzione delle coscienze.
Come non vedere le Torri gemelle di New York, l’11 settembre 2001 ?
Come se questa grande tragedia fosse stata visibile in anticipo, anche dal passato.
Dai veggenti, quelli che hanno fatto le carte e con le carte guardavano al futuro.
“Il nuovo mondo”, le indie occidentali, la grande mela, attaccata, prostrata, inerme.
1101Schianto